Il catalogo accompagna una mostra dedicata all'esperienza artistica di uno dei maggiori astrattisti
della seconda metà del novecento: Paul Jenkins (Kansas City, 1923).
Amico di alcuni “mostri sacri” dell’espressionismo astratto americano come Jackson Pollock o Marc Rothko,
ha lavorato a Parigi dove la sua strada ha incrociato quella di Jean Dubuffet, Antoni Tapiés e Pierre Restany,
che definì le sue opere 'composizioni di luce'.
La rassegna presenta quarant’anni di produzione di Paul Jenkins, dagli anni sessanta agli anni novanta, attraverso ventitre opere su carta.
Dalle tele esposte emerge tutta la vitalità e l’energia di Jenkins, un artista che non si è mai fermato,
nei suoi viaggi come nella sua ricerca pittorica e che è riuscito a stringere legami con la cultura europee
più di qualsiasi altro artista americano.
Il catalogo accoglie i testi di Paul Jenkins e Luca Tommasi.